All You Can Sleep: può convenire a una struttura ricettiva occupare camere pagate a forfait?
L'idea parte da un hotel elvetico per incentivare le prenotazioni in bassa stagione: l'ospite paga un prezzo fisso e ha a sua disposizione una stanza per quattro mesi, al di là dai soggiorni effettivamente usufruiti
A fine 2024 è stata annunciata una proposta decisamente originale per l’apertura di un nuovo hotel a Saas-Fee, che avrebbe dovuto prendere il via lo scorso 22 gennaio: un’offerta di tipo “all you can sleep”. Il concetto alla base di questa proposta è tanto semplice quanto interessante: per una cifra fissa di 999 franchi, due persone possono prenotare una camera doppia da gennaio e ad aprile. Questa sarà a loro disposizione per tutto l’intervallo di tempo, sempre pronta ad accoglierli a prescindere dal numero di notti effettivamente usufruite. Ma come funziona esattamente? Il pagamento di 999 franchi consente di prenotare una camera doppia in qualsiasi momento, a patto che la prenotazione avvenga almeno due giorni prima del soggiorno e che non superi i sette giorni consecutivi. Inoltre, tra un soggiorno e l’altro, è necessario rispettare una pausa di almeno un giorno.
Ad oggi, sono stati venduti 50 buoni per usufruire di questa offerta, che sta già suscitando l’interesse di persone particolarmente flessibili nelle loro scelte di viaggio. In effetti, se si considera la possibilità di soggiornare ripetutamente nel cuore della stagione invernale, la proposta appare estremamente vantaggiosa, soprattutto per chi è in grado di organizzarsi all’ultimo minuto. Si potrebbe pensare che si tratti di un’idea geniale, non solo per l’originalità del concept, ma anche di una strategia per dare il via all’attività di un nuovo hotel, attirando l’attenzione e stimolando le prenotazioni.
Tuttavia, qualche dubbio potrebbe sorgere, soprattutto per quanto riguarda la vera natura di questa proposta. È davvero un’opportunità imperdibile o si tratta più di un’azione puramente di marketing? L’idea è nata in Svizzera, pensata per sfruttare al massimo le potenzialità degli hotel durante la bassa stagione invernale, quando la domanda è più limitata rispetto al periodo estivo. Infatti, se questa proposta fosse stata lanciata durante i mesi estivi, avrebbe potuto risultare controproducente per molte strutture ricettive, in quanto avrebbe comportato un aumento significativo dei costi legati al personale e alle ore di lavoro necessarie per accogliere gli ospiti. Inoltre, il fatto di offrire un pernottamento a prezzo fisso per un periodo definito potrebbe ridurre l’appetibilità dell’hotel agli occhi di altri clienti disposti a pagare tariffe più alte.
Dal punto di vista economico, l’offerta potrebbe essere vantaggiosa per chi intende soggiornare per una settimana o più, ma superato il quattordicesimo giorno, l’hotel potrebbe trovarsi a fronteggiare perdite economiche, come spiegato dallo stesso ideatore del progetto, Daniel Renggli. Se da un lato l’offerta sembra davvero interessante e innovativa, dall’altro non si può fare a meno di considerare gli equilibri economici che potrebbero renderla meno sostenibile nel lungo periodo. Infatti, pur mantenendo il suo carattere originale, l’albergatore ha già fatto sapere che, nei prossimi anni, il prezzo dell’offerta potrebbe salire significativamente, passando dai 999 ai 3000 franchi. Questo cambiamento potrebbe ridurre il numero di acquirenti, ma consentirebbe comunque di bilanciare i costi e rendere l’offerta più sostenibile economicamente.
In definitiva, l’iniziativa di Saas-Fee rappresenta un’idea intrigante che dimostra come le strutture ricettive possano cercare di adattarsi alle esigenze mutevoli dei clienti e sfruttare le opportunità offerte dalla bassa stagione, ma allo stesso tempo evidenzia le difficoltà nel rendere tale modello sostenibile a lungo termine. La sua originalità non si discute, ma sarà interessante vedere come si evolverà nei prossimi anni e se altre strutture decideranno di seguirne l’esempio.
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