(F.B) La nuova classificazione ISTAT delle attività economiche ATECO 2025 entrerà in vigore il 1° gennaio 2025, portando significativi cambiamenti anche nel comparto turistico nazionale. Dal punto di vista operativo, per adeguarsi ci sarà tempo fino al 1° aprile 2025.

Tutte le novità sono state rese note nella nota informativa congiunta dell’11 dicembre scorso contenente le informazioni e i cambiamenti apportati alla precedente classificazione, risalente al 2007 e rivista nel 2022.

 

Per il settore del turismo, definito “strategico”, al pari di quello culturale, è stata attuata una riorganizzazione quasi completa della sezione dedicata ai servizi di alloggio. Esempio su tutti: la distinzione resa più netta tra i servizi offerti in forma di bed and breakfast e quelli forniti in camere, case e appartamenti per vacanze, anche in virtù della crescita del fenomeno registrata negli anni più recenti.

Tra le novità nel settore turistico e ricettivo, anche la differenziazione tra le attività di campeggi e quelle di aree attrezzate per veicoli ricreazionali oltre che l’introduzione di un codice separato per i servizi di alloggio in marina resort.

 

“Mettiamo, così, ordine alla filiera del turismo – ha commentato il ministro del Turismo Daniela Santanchè – definendo un sistema più accurato, preciso e dettagliato che consentirà, tra l’altro, una migliore efficacia alle politiche destinate alla crescita del comparto”.

 

Per le finalità statistiche perseguite dall’Istat, a partire dal 1° aprile 2025 tutti gli utenti del Portale statistico delle Imprese “Statistica&Imprese” potranno verificare l’attività economica svolta, mediante l’accesso al link di riferimento.

Per le finalità amministrative ,il processo di riclassificazione sarà eseguito d’ufficio a partire dal 1° aprile 2025 e le imprese interessate saranno informate dell’avvenuto aggiornamento tramite gli strumenti digitali messi a disposizione dalla propria Camera di commercio. Per una transizione graduale alla nuova classificazione, la visura camerale dell’impresa riporterà per un periodo transitorio sia i nuovi codici ATECO sia quelli precedenti.

Per le finalità fiscali, tutti gli operatori IVA saranno tenuti a utilizzare i codici attività indicati nella nuova classificazione ATECO 2025 negli atti e nelle dichiarazioni da presentare all’Agenzia delle entrate, salva diversa indicazione riportata nelle istruzioni dei modelli fiscali.

 

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