Donne in viaggio in solitaria, c’è un portale che mette al centro la sicurezza e lo scambio di interazioni umane
Dal desiderio di molte viaggiatrici di esplorare il mondo in solitaria senza incappare in rischi o situazioni spiacevoli nasce Greether, un punto di incontro tra le donne che viaggiano e quelle che accolgono in loco
(F.B.) Il tema della sicurezza personale in viaggio abbraccia sempre di più il settore del turismo femminile. Sempre più viaggiatrici hanno desiderio di esplorare il mondo in solitaria senza incappare in rischi o situazioni spiacevoli, magari in compagnia di donne locali che possano offrire indicazioni e consigli utili per vivere al meglio la meta scelta, magari condividendo anche esperienze uniche e lati peculiari della loro cultura.
Da questo concept è nata una piattaforma che è già realtà: si chiama Greether che mette in contatto, appunto, viaggiatrici solitarie con donne locali verificate. Si tratta della rete di questo tipo più grande del mondo e punta a offrire un’esperienza sicura, personalizzata e quanto più completa possibile al segmento femminile. L’elenco delle destinazioni in cui è disponibile il servizio, in costante crescita, conta conta località come Brasile, Colombia e Giappone, senza scordare il Perù. Tra le diverse proposte, c’è anche l’Italia.
Il processo di utilizzo di Greether è facile e intuitivo: prima viene richiesto di creare un profilo viaggiatore che sia anche verificato, includendo anche informazioni personali e interessi. Poi si passa a prenotare una Greeter (le donne che accolgono sul poso, ndr) scegliendo una destinazione e la durata del viaggio desiderata. In questo passaggio si può specificare anche se si sarà da sole o con una o più compagne di viaggio. Una volta completati i passaggi e formalizzata la prenotazione, si riceve una conferma che abbinerà chi viaggia con la Greeter scelta così da essere pronte a esplorare la destinazione con quella che il portale stesso definisce “migliore amica locale”. La connessione personale prima del viaggio effettivo garantisce un’esperienza su misura in cui le due parti hanno modo di conoscersi, scambiandosi idee, approfondimenti, consigli e compagnia.
Per essere Greeter, quindi la parte locale del binomio, viene sempre richiesto di creare un profilo in cui si evinca il motivo della scelta e gli aspetti per cui la candidata reputi di essere un’accompagnatrice perfetta per chi viaggia. Stando a quanto riportato nel sito: “le persone che accolgono sono donne appassionate della loro città natale, della loro cultura locale, che creano legami duraturi, rompono gli stereotipi e aiutano i viaggiatori a scoprire destinazioni in modo autentico e più sicuro”. Una volta verificato il profilo, viene richiesto di impostare il prezzo del servizio (perché sì, è a pagamento) e fissata una chiamata di onboarding con il team di Greether per finalizzare l’iscrizione e poter pubblicare i propri annunci. Da qui poi, ottenuto il collegamento con la viaggiatrice, la si attende in loco, pronta a vivere un’esperienza incredibile, genuina e, soprattutto, sicura.
Immagine in evidenza di prostooleh
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