L’efficacia di un servizio turistico – che sia una messaggio promozionale, un sito web o una pagina social ‒ dipende spesso e volentieri dal sapiente uso di una chiara comunicazione visiva. Ci si chiede quindi quali siano le regole da seguire per attrarre il consumatore e per convincerlo sfruttando la psicologia che si cela dietro le immagini.

Inserire troppi elementi all’interno di uno spazio visivo, ad esempio, non è tra le migliori scelte da compiere. Il cervello umano cerca sempre di semplificare la complessità e porre un consumatore di fronte a troppi stimoli spesso e volentieri crea solo confusione, disorienta. Più il messaggio si fa immediato, più la comunicazione riesce a mantenere l’attenzione del ricevente.

L’obiettivo è quello di mostrare una sola cosa alla volta, magari un’area specifica dell’hotel o del B&B , che sia la piscina, la sala hobby o la terrazza panoramica. In un’ottima pubblicità turistica le scritte si fanno sintetiche, le indicazioni sono poche ma specifiche, le immagini pertinenti. Con le nuove tecnologie, i costanti stimoli a cui noi individui siamo esposti spesso limitano la nostra capacità di prestare attenzione.

Si verificano principalmente due scenari: il primo è che tendiamo a perdere interesse dopo pochi secondi, il nostro giudizio si fa frettoloso, ci annoiamo subito. Il secondo è che, se prima lo stimolo visivo ci aiutava a scegliere, ora ci condiziona. Ad oggi la piacevolezza degli elementi visuali non solo determina la buona riuscita delle prime impressioni del consumatore, ma aiuta a garantire l’approfondimento del messaggio, che è la parte difficile. Dovendo di nuovo semplificare la complessità, possiamo provare a dettare delle regole.

 

La capacità di un elemento di attirare l’attenzione si dice peso; in un servizio turistico avrà peso:

  • Il colore e l’uso che se ne fa: più il contrasto è marcato più l’elemento risalta.
  • La dimensione: tendiamo a guardare prima le figure grandi e man mano quelle più piccole.
  • La posizione di un elemento nell’immagine.

 

Nello specifico, il colore riveste un ruolo importante nella comunicazione di impresa, è in grado di favorire le emozioni, influenzando le scelte d’acquisto.

 

Colori caldi in struttura ricettiva - L'efficacia della comunicazione visiva nel settore turistico
L’utilizzo dei colori caldi in una struttura ricettiva | Immagine di lifeforstock

 

I colori caldi (il rosso, il giallo e l’arancio) danno una sensazione piacevole di calore e generano ottimismo. Se si volesse mostrare un servizio specifico dell’hotel, come la possibilità di prenotare escursioni guidate, si useranno colori come il rosso o il giallo, che promettono spesso e volentieri esperienze forti, vitali, divertenti. Se la struttura presenta una sala per i massaggi, sarà utile utilizzare come colore predominante l’arancio, che stimola un senso di benessere.

 

Colori freddi in struttura ricettiva - L'efficacia della comunicazione visiva nel settore turistico
I colori freddi trasmettono sicurezza e calma all’ospite | Foto di lifeforstock

 

I colori freddi ( il verde, il blu o il viola) sono associati all’acqua, ma non sono molto d’impatto come i colori caldi. Il blu si associa a concetti di sicurezza e calma, non a caso spesso è utilizzato per consolidare l’immagine aziendale. È un colore che ispira fiducia. Il verde invece nelle strutture è utilizzato negli ingressi, perché non solo crea continuità con l’esterno, ma ispira quiete, ed è il colore perfetto per realtà alberghiere che come obiettivo principale vogliono offrire un’esperienza di relax all’ospite.

Una struttura ricettiva situata in una regione come l’Umbria punterà ad utilizzare colori come il verde o il marrone, da sempre il colore associato alla tradizione, alla terra e a ciò che è rustico.

Tutto ciò per ricordare che ogni singolo colore assume valori simbolici e determina una reazione emotiva che contribuisce a convincere o allontanare l’ospite. In conclusione, presentare una realtà legata al mondo del turismo significa anche capire a chi rivolgiamo i nostri servizi, perché prescindere dal cliente significa ignorarlo.

La conoscenza dell’effetto delle leggi che regolano il processo percettivo degli individui ci permette non tanto di manipolare un messaggio, quanto piuttosto di accompagnarlo nel miglior modo possibile.

 

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