L’Italia lancia un HUB digitale internazionale per le strutture ricettive
Si tratta di un Polo del Turismo Digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che permette all'intero ecosistema turistico di valorizzare, integrare e promuovere la propria offerta
Imporsi come aggregatore di contenuti e servizi nel quale la domanda e l’offerta turistica presenti in Italia possano incontrarsi in maniera facile. Questo l’obiettivo dell’HUB del turismo italiano (TDH – Tourism digital hub), parte integrante della campagna di promozione internazionale che l’Italia ha intrapreso ad aprile 2023.
L’HUB, così come presentato, è un Polo del Turismo Digitale, accessibile attraverso una piattaforma web dedicata, che permetta all’intero ecosistema turistico di valorizzare, integrare e promuovere la propria offerta. L’investimento pari a 114 milioni di euro previsto dal PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanzierà l‘infrastruttura digitale, i modelli di intelligenza artificiale per l’analisi dei dati e i servizi digitali di base per le imprese turistiche.
Non è ancora chiaro l’aspetto grafico, le dinamiche e le funzionalità complete ma ci si aspetta una sorta di grande aggregatore i cui il turista, soprattutto internazionale, potrà “atterrare” dopo aver visto la campagna pubblicitaria (magari con QR o tecnologia NFC integrata ai supporti fisici) nei diversi punti in cui questa sarà attiva. Da qui, l’apertura delle porte sull’Italia, proprio come nello spot della campagna, e sulle sue diverse proposte. Gestori e proprietari sono stati infatti già inviati a usufruire della vetrina virtuale nella quale piazzare e veicolare la propria offerta turistica e, perché no, anche esperienziale.
Il sito ufficiale del PNRR ha fatto sapere che “grazie a sistemi di monitoraggio dei dati, si potrà analizzare in forma anonima il comportamento degli utenti online per capire quali sono le aree di maggiore o minore interesse e migliorare l’offerta in tal senso. Si prevede infine di sviluppare un kit per i piccoli operatori turistici aiutandoli a sviluppare le attività sul digitale”.
I benefici per le strutture che decidono di accreditarsi e pubblicare la propria attività sono molteplici, del resto: da una fase di miglioramento e diffusione dell’offerta turistica si passa a un aumento del livello non solo dell’attrattiva ma anche della facilità del lavoro degli addetti al settore. Ultimo dei “plus” citati, sempre individuabili nel sito di Italia Domani, è il poter avere più turismo e quindi, in sintesi, migliorare l’occupazione nel settore.
All’attuale l’Hub del Turismo Digitale sta attraversando la seconda fase di sviluppo: se dicembre 2021 è stata la deadline per sviluppare l’Hub a livello teorico prima e pratico dopo, ci troviamo ora nel secondo punto della scaletta con termine ultimo fissato a giugno 2024 e secondo il quale dovranno essere coinvolti 20.000 operatori turistici per migliorare, appunto, l’offerta nazionale.
Se l’idea non sembra aver ancora attecchito nel substrato delle attività ricettive italiane, vero è che ancora c’è del tempo utile prima della fine della deadline. Come redazione, ci occuperemo di seguire la vicenda e di pubblicare aggiornamenti in attesa che la situazione sia più definita. Per ora possiamo dire con certezza che, innegabilmente, l’opportunità offerta dal Ministero del Turismo è davvero ghiotta e che se la campagna porterà i risultati sperati, per l’Italia sarà un anno in cui a far da padrone sarà il turismo internazionale.
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