Conosciute in tutto il mondo, le OTA sono senza dubbio lo strumento di prenotazione per eccellenza.

L’acronimo “OTA” significa Online Travel Agency e rappresenta le decine di portali turistici che, a seconda dei criteri selezionati dall’utente, offrono un elenco di hotel e strutture ricettive in generale con tariffe, disponibilità aggiornate e caratteristiche e tramite i quali si può prenotare direttamente il soggiorno, di fatto bypassando il sito internet della struttura. Le prenotazioni tramite OTA, in Europa e nel resto del mondo, sono in costante crescita: secondo uno studio la quota dei viaggi prenotati tramite portali incide per il 44 percento a livello mondiale sul totale delle prenotazioni.

La domanda è: perché mai i potenziali clienti di un hotel preferiscono prenotare tramite le OTA piuttosto che direttamente sul sito dell’hotel?

Gli utenti, per prima cosa, hanno la sensazione di risparmiare anche se non sempre è realmente così. Le tariffe inserite vengono mostrate attraverso metodi che simulano un reale vantaggio da parte dell’utente finale spingendolo a preferire il portale al sito web o a una chiamata alla struttura.

In questi portali viene poi data la possibilità di commentare e condividere esperienze di viaggio, creando una vera e propria community e preparando futuri ospiti al soggiorno presso la struttura.

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Per gli albergatori ci sono vantaggi e svantaggi: se da un lato le OTA danno maggiore visibilità anche internazionale agli hotel indipendenti o alle catene più piccole, dall’altro richiedono all’albergatore una commissione non di poco conto, variabile certamente, ma comunque ingente.

È dunque importante, per riequilibrare il rapporto tra prenotazioni tramite OTA e prenotazioni dirette, fare un lavoro di disintermediazione inteso come chiudere una prenotazione in maniera diretta bypassando i portali.

Per farlo è necessario dunque comunicare ai clienti quali siano i vantaggi di prenotare direttamente in hotel restando in contatto con loro: una maggiore flessibilità nelle condizioni di cancellazione, un miglior prezzo, un’offerta.

Ma, a questo punto, quando utilizzare le OTA? I portali possono essere utilizzati per veicolare offerte speciali e tariffe esclusive per i membri e attirare così l’attenzione dell’utente. Potremmo in effetti definirle come delle vere e proprie vetrine in cui, però, l’albergatore o il gestore della struttura possono inserire una parte velatamente disincentivante per l’ospite. Da una recente indagine è in effetti emerso che, se messo di fronte un corretto numero di vincoli, l’ospite esprime sempre di più la tendenza a contattare direttamente la struttura. Tutto questo per accedere a prezzi più agevolati, per cercare di rimuovere i già citati vincoli o anche solo per essere rassicurato da un rapporto diretto con una persona di riferimento.

Ed è proprio questo il momento in cui la struttura deve giocare bene la partita, lasciando cioè alle OTA la parte di presentazione per poi disintermediare attraverso azioni mirate e concludere la prenotazione in maniera diretta. La redazione de Il Tourista è già al lavoro per un approfondimento sul tema della disintermediazione che darà seguito a questo articolo con risposte e consigli utili. Immagine in evidenza di rawpixel.com

 

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