Pretexting: truffe sempre più frequenti ai danni degli hotel
Tra le sfide del settore alberghiero spuntano truffatori che si fingono persone autorevoli per ottenere informazioni riservate al personale, obiettivo: violare i sistemi informatici delle strutture ricettive
Il settore alberghiero è in continua evoluzione, tra nuove tecnologie e un mercato sempre più competitivo. Ma con il progresso arrivano anche nuove sfide, e tra queste spicca il pretexting, una minaccia subdola che mette a rischio da una parte la sicurezza degli ospiti e dall’altra reputazione stessa degli hotel.
Chi lavora nell’accoglienza sa che la fiducia da parte del cliente è fondamentale. Ma è proprio su questo che fa leva il pretexting, una forma di “ingegneria sociale” in cui i truffatori si fingono persone autorevoli – tecnici, fornitori, persino forze dell’ordine – per carpire informazioni riservate al personale, informazioni che vengono poi usate per violare i sistemi informatici delle strutture ricettive.
Come funziona la truffa?
Con modi gentili e professionali, i malintenzionati costruiscono pretesti credibili per ottenere dati sensibili: nomi degli ospiti, dettagli delle prenotazioni o più direttamente le credenziali di accesso ai sistemi informatici degli alberghi dove queste informazioni sensibili e preziose sono custodite.
Questi malintenzionati sono abili a costruire storie credibili, partendo spesso dalle informazioni che trovano proprio sul web e da qui a simulare un senso di urgenza per convincere i dipendenti a collaborare. Quasi sempre sono gentili e professionali, il che rende difficile per la vittima riconoscere la truffa.
Una scena possibile potrebbe essere: squilla il telefono della reception, dall’altra parte una voce gentile si presenta come tecnico del software gestionale o fornitore dell’hotel. Ti chiede informazioni apparentemente banali: il nome di un ospite, il numero di una prenotazione, o magari le tue credenziali di accesso al sistema, necessarie magari per un fantomatico aggiornamento urgente del sistema.
Gli operatori presi dalla routine forniscono senza pensarci troppo tutti i dati che il truffatore chiede e espone così a grandi rischi l’intero hotel.
Le 3 severe conseguenze per l’hotel:
- Furto di dati degli ospiti: i truffatori possono contattare gli ospiti fingendosi il personale dell’hotel, cercando di estorcere dati delle carte di credito o inducendoli a effettuare pagamenti fraudolenti.
- Danni reputazionali: un attacco di pretexting andato a segno può minare la fiducia degli ospiti nella sicurezza dell’hotel, con un impatto negativo sull’immagine e sul business della struttura.
- Perdite economiche: oltre ai danni diretti causati dalle frodi, l’hotel potrebbe dover affrontare spese per ripristinare i sistemi, implementare nuove misure di sicurezza e gestire eventuali azioni legali da parte degli ospiti coinvolti.
Come proteggere l’hotel e i dati degli ospiti?
La difesa migliore contro il pretexting è la prevenzione. Ecco alcuni punti chiave:
• Formazione del personale: è fondamentale sensibilizzare i dipendenti sui rischi del pretexting, insegnando loro a riconoscere le situazioni sospette e a reagire correttamente. La formazione dovrebbe includere simulazioni di attacchi, in modo che il personale impari a identificare i segnali di allarme e a seguire le procedure di sicurezza.
• Protocolli di sicurezza: è essenziale definire procedure chiare e precise per la gestione delle richieste di informazioni sensibili, includendo la verifica dell’identità di chi chiama e l’autorizzazione da parte di un responsabile. I provider di software o istituti bancari non richiedono mai le credenziali di accesso o dati sensibili.
• Gestione degli accessi: ogni dipendente dovrebbe avere un proprio account con password robuste e privilegi di accesso limitati al suo ruolo. L’autenticazione a più fattori aggiunge un ulteriore livello di sicurezza.
• Monitoraggio dei sistemi: è importante affidarsi ad una software house che fornisce il servizio di software gestionale che abbia una infrastruttura costantemente monitorata e con sistemi di blocco degli indirizzi sospetti. Le soluzioni software in cloud professionali e di alta qualità ci vengono in aiuto grazie a sistemi di gestione degli accessi evoluti.
• Cultura della sicurezza: promuovere una cultura della sicurezza a tutti i livelli dell’organizzazione è fondamentale. Incoraggiare i dipendenti a segnalare qualsiasi attività sospetta, senza timore di ripercussioni, contribuisce a creare un ambiente più sicuro per tutti.
Il pretexting è una minaccia sempre di più in agguato. Per quanto possiamo implementare misure di sicurezza tecnologiche, l’anello debole della catena rimane spesso il fattore umano. Ecco perché investire nella formazione del personale è cruciale. Allo stesso tempo però, affidarsi a software gestionali forniti da professionisti del settore, con funzionalità di tracciamento e monitoraggio degli accessi, può contribuire a ridurre il rischio di truffe.
Un buon software non solo aiuta a lavorare meglio, ma offre anche strumenti preziosi per proteggere l’hotel e i suoi ospiti dalle insidie degli hacker.
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