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Quanto mi costa questo Canal Grande? Il contributo di accesso sbarca a Venezia

Quanto mi costa questo Canal Grande? Il contributo di accesso sbarca a Venezia

Dopo aver fatto discutere i turisti di tutto il mondo che si sono azzuffati nella lotta atavica “È giusto/È sbagliato”, l’accesso a Venezia diventa ufficialmente a pagamento. Il 2024 segna un momento di svolta per l’imposta denominata “Contributo di accesso” che – metaforicamente e non – sbarca in laguna.

Alla base, nessun (sado)masochismo: l’obiettivo è semplicemente quello di frenare l’escursionismo giornaliero «mordi e fuggi» portando i day-tripper a scegliere date alternative a quelle solitamente molto gettonate.

La piattaforma sarà attiva dal 16 gennaio 2024 e il contributo, unico per tutti, sarà di € 5. Non sono previste tariffe ridotte come neanche una soglia oltre la quale aumenta l’importo. La fascia oraria in cui verrà applicato il contributo di accesso è quella compresa tra le 8.30 e le 16.

Stando a quanto dichiarato dal Comune di Venezia, che sottolinea quanto il provvedimento non serva meramente a “fare cassa”, il tutto dovrebbe garantire un buon equilibrio di presenze tra residenti, city-user e visitatori del Centro storico, che desiderano vivere emozioni positive nel Sito patrimonio mondiale UNESCO dal 1987.

Per l’anno 2024 il contributo d’accesso non sarà applicato alle isole minori, tra cui il Lido di Venezia (compreso Alberoni e Malamocco), Pellestrina, Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Mazzorbetto, Vignole, S. Andrea, La Certosa, S. Servolo, S. Clemente e Poveglia. Non è dovuto per chi transita a Piazzale Roma, Tronchetto o Stazione Marittima senza accedere alla Città antica.

Per le regole di applicazione, nella nota predisposta dal Comune di Venezia si legge che “il contributo di accesso deve essere corrisposto da ogni persona che acceda alla Città antica, fatte salve le esclusioni o le esenzioni previste”.

I soggetti residenti o nati nel Comune di Venezia potranno dimostrare la propria condizione con modalità semplificate. Coloro che sono proprietari di immobili pur non avendo residenza all’interno del Comune dovranno registrarsi sulla piattaforma per ottenere un QR Code valido tutto l’anno (se in regola con il pagamento IMU).

Non dovranno pagare il contributo ma dovranno prenotarsi indicando le date della loro presenza in Città (se giornate con bollino) i lavoratori che devono raggiungere la Città Antica occasionalmente per la propria attività e gli studenti in viaggio o visita d’istruzione.

Non dovranno pagare il contributo ma dovranno registrarsi alla piattaforma per ottenere un QR Code per un periodo continuativo gli studenti, anche pendolari, di istituti di ogni ordine e grado con sede operativa stabile nella Città Antica, insieme a lavoratori, dipendenti e autonomi (anche pendolari) con sede operativa stabile (anche temporanea) nella Città Antica.

Nei giorni in cui la sperimentazione è attiva, per visitare in giornata Venezia dovranno prenotarsi obbligatoriamente senza tuttavia pagare il contributo i turisti soggiornanti in strutture nel Comune di Venezia, i residenti temporanei, i residenti in Veneto, i bambini sotto i 14 anni, le persone con disabilità certificata e accompagnatori, chi necessità di visite o terapie mediche, gli accompagnatori o visitatori di degenti in ospedale, gli atleti per eventi sportivi CONI in Città antica, i locatari, i coniugi, i parenti fino al terzo grado e le persone in visita a residenti nella Città antica. Segnaliamo che l’elenco completo è disponibile all’ art. 5 del Regolamento presente nel sito del Comune di Venezia.

Per richiedere il titolo di accesso, si può visitare direttamente la sezione apposita pubblicata nel sito del Comune di Venezia o presentarsi fisicamente presso gli sportelli (automatici e non) che consentono di pagare e ottenere il “visto”. Ricordiamo che i titoli attestanti il pagamento del contributo di accesso o la condizione di esclusione o di esenzione vanno conservati ed esibiti su richiesta al personale preposto ai controlli.

L’Amministrazione comunale, dal canto suo, fa sapere che potrà avvalersi degli strumenti previsti dalla normativa per il recupero dell’evasione ed elusione: in particolare, potrà effettuare verifiche, ispezioni e sopralluoghi mediante personale a ciò autorizzato nei principali punti di accesso della Città.

Regole rigide per coloro che rilasceranno dichiarazioni mendaci o produrranno/utilizzeranno atti falsi: la sanzione amministrativa va dai 50 euro ai 300 euro, a cui va sommato il contributo di accesso di € 10 e la possibilità di denuncia ai sensi del Codice penale. Le somme, se non versate entro il termine indicato nell’atto notificato, sono riscosse coattivamente secondo quanto previsto dalla normativa vigente in materia tributaria.

 

DATE DI APPLICAZIONE del Contributo di accesso a Venezia, in sintesi

Immagine in evidenza: Nextvoyage

 

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