Stop alle recensioni false, c’è un disegno di legge che punta a trasparenza e veridicità
Dal Consiglio dei ministri arriva un disegno di legge che punta all'obbligo di identificazione ed effettiva presenza nel locale o nell'attività prima di lasciare una recensione
(F.B) L’Italia muove un primo passo contro le recensioni false online. Secondo quanto proposto nel disegno di legge presentato ed esaminato durante la seduta del Consiglio dei ministri del 23 dicembre 2024, per lasciare commenti e recensioni sul web, dovrebbe essere obbligatorio identificarsi e dimostrare l’effettiva presenza nel locale o nell’attività.
L’idea centrale, oltre a garantire maggiore trasparenza e veridicità, è quella di dire stop all’acquisto delle recensioni: sono molti gli imprenditori che ne comprano di positive per aumentare la reputazione della propria attività sul web e di negative per scoraggiare i clienti a preferire un concorrente. Nel settore turistico-ricettivo, queste logiche sono già tristemente note da anni e applicate alle attività di accoglienza e ristorazione. Anzi: in molti casi è anche possibile che sia l’imprenditore stesso, in maniera facile e veloce, a tentare di affossare il ristorante, l’hotel o il B&B della porta accanto con una recensione falsa e, purtroppo, spesso verosimile.
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Il provvedimento, proposto del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, interviene tra gli altri su un tema delicato che può rappresentare una minaccia concreta. Secondo un’analisi condotta dal Centro studi del Ministero delle Imprese e del made in Italy, le recensioni online inciderebbero sul fatturato delle attività in una misura compresa tra il 6% e il 30%, a seconda del grado di fidelizzazione della clientela. Lo stesso studio, tra l’altro, ha rilevato anche che i commenti e punteggi sul web influenzano l’82% delle prenotazioni di alloggi e il 70% delle scelte dei ristoranti.
La stretta di Palazzo Chigi non è ancora completamente realtà, trattandosi di un disegno di legge: per l’effettiva applicazione bisognerà attendere che tutti gli eventuali passi dell’iter siano compiuti. Sarà, in caso di esito positivo, il Presidente della Repubblica a promulgare la legge che verrà successivamente pubblicata nella Gazzetta Ufficiale.
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