Su Booking.com alcune strutture verranno mostrate agli ospiti con nomi diversi da quelli ufficiali
Il portale ha inviato un'email ad alcune attività presenti sulla piattaforma presentando anche i vantaggi dell'operazione, non pochi i dubbi su ciò che la modifica comporterebbe sul lungo termine
(F.B.) Non sono poche le strutture ricettive che nell’ultima settimana hanno segnalato di aver ricevuto da Booking.com un’email di comunicazione con oggetto: “Ottimizziamo il nome della tua struttura”. Che, detto in maniera più semplice, suona più come un: “sceglieremo un nome più adatto per la tua attività e lo mostreremo sulla nostra piattaforma“.
Il messaggio, che si presenta con colori e stile tipici del portale olandese, è autentico, così come è chiaro l’intento. Le motivazioni però, almeno a prima vista, no. Perchè la mia struttura dovrebbe essere visibile su Booking con un nome diverso da quello ufficiale?
Per Booking.com tutto serve ad attirare ospiti e presentare meglio la struttura
A chiarimento dell’oggetto, Booking.com spiega che si tratta di un progetto pilota rivolto ad alcuni profili selezionati e che il nuovo nome si baserà sui dettagli della struttura e offrirà agli utenti maggiori informazioni. “Questo può aiutarti ad attirare più ospiti e a presentare meglio la tua struttura sulla nostra piattaforma” assicura il portale, spiegando poi nel concreto i cambiamenti.
La modifica è per ora visibile solo agli utenti di lingua inglese
Stando a quanto riportato nel corpo del messaggio a partire dalla data dell’email, la struttura apparirà su Booking.com con un nome fittizio (un esempio tratto dal reale può essere “Medieval mansion apartment with city views”, ndr) sia sulla pagina di ricerca che sulla mappa. “Attualmente la modifica sarà visibile solo agli utenti che selezionano la lingua inglese sulla nostra piattaforma” chiarisce Booking.com, assicurando che “il nuovo nome apparirà anche accanto a quello attuale sulla pagina della struttura”.
La rassicurazione: il nome originale continuerà ad apparire
Non manca una parte di rassicurazioni: ”Sappiamo quanto sia importante per te il nome della struttura e vogliamo assicurarti che quello attuale continuerà ad apparire così com’è sul resto della nostra piattaforma. Inoltre, i viaggiatori potranno comunque trovare la tua struttura sulla nostra piattaforma cercandola con il nome originale“.
Il sospetto degli operatori di settore: mi aiuti o mi ostacoli?
Anche se al partner non sono richieste azioni, il tutto ha destato sospetto tra gli addetti ai lavori. Molti si chiedono se e quando Booking.com deciderà di applicare questa modifica ad altri partner e Paesi. Il timore più diffuso tra albergatori e gestori rimane comunque quello che Booking voglia continuare ad alzare la cortina tra le sue prenotazioni e le pratiche di disintermediazione. Non sarebbe facile, a pensarci bene, risalire al nome di una struttura per poi, nell’eventualità, contattarla direttamente per un prezzo o una condizione più vantaggiosa.
All’attuale, ci sono solo ipotesi a cui non è possibile dare credito. Il dubbio rimane, però, anche se a mitigarlo pensa l’ultima frase dell’ermetica email: “Se il progetto pilota non avrà i risultati attesi, annulleremo le modifiche apportate“.
Immagine in evidenza di Jas Rolyn
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