Con la fine della stagione estiva, molti turisti decidono di sfruttare i mesi autunnali per viaggiare, approfittando del clima più mite e del minore flusso turistico che solitamente segue le più caotiche ferie d’agosto.

I dati ISTAT rivelano che, relativamente all’anno 2023, il 15,4% dei viaggi di vacanza è stato svolto nel trimestre settembre-ottobre-novembre, contro il 46,8% relativo al trimestre di giugno-luglio-agosto.

 

È la durata a fare la differenza

I viaggi che caratterizzano l’uno e l’altro trimestre sembrano differenziarsi per la durata: se durante il periodo estivo i soggiorni lunghi quattro o più notti sono i più quotati, durante i mesi autunnali sono i soggiorni brevi della durata massima di tre giorni ad essere la scelta prevalente.

 

Alberghi per soggiorni lunghi, nuove frontiere per quelli brevi

Relativamente alla tipologia di alloggio, la preferenza degli utenti appare dipendente dalla lunghezza del soggiorno: nel 2023 il pernottamento negli alberghi è risultato essere la scelta più quotata sia per i viaggi lunghi sia per quelli brevi, tuttavia i dati rivelano che, per i soggiorni brevi, gli alloggi presso abitazioni o stanze in affitto, inclusi bed and breakfast, sono stati scelti con una frequenza simile a quella dei soggiorni presso gli alberghi.

 

Dove andare a settembre e ottobre? Le destinazioni tra la natura

Per quanto riguarda le destinazioni, diverse regioni, tra cui l’Umbria, sono state raggiunte maggiormente per soggiorni brevi che per soggiorni di più lunga durata. A confermarlo è il portale bed-and-breakfast.it che in una nota ha presentato le mete più in voga a settembre e ottobre. Nella lista anche i parchi nazionali, tra cui quello delle Cinque Terre con percorsi che affacciano sul mare e quello del Gran Paradiso, apprezzato per i boschi di larici dove poter praticare trekking. Menzionato per la sua importanza nel panorama del turismo nazionale fuori stagione anche il Parco della Sila in Calabria, particolarmente amato dagli ospiti del portale per i laghi e distese di alberi che testimoniano con i loro colori il passaggio di stagione.

 

In autunno i borghi sono più belli (e meno affollati)

Nel turismo legato ai borghi, i viaggi di pochi giorni risultano essere la scelta prevalente. Tra i più amati – sempre secondo la nota di bed-and-breakfast.itOrta San Giulio in Piemonte, San Gimignano in Toscana, Civita di Bagnoregio e Sperlonga nel Lazio. Nella lista c’è spazio anche per la Basilicata, presente con Castelmezzano, e per i numerosi borghi dell’Umbria. Con Spello e Gubbio ai vertici, l’Umbria arricchisce la sua offerta turistica, completata dai paesaggi tinti dai colori autunnali e dalla ampia offerta enogastronomica.

 

Oleoturismo ed enoturismo, il fascino delle tradizioni autunnali

Da segnalare in gran parte del territorio italiano anche l’inizio della stagione oleoturistica ed enoturistica, occasione perfetta per conoscere le antiche arti della vendemmia e della raccolta delle olive. E, naturalmente, per dare il benvenuto all’autunno con un assaggio di olio, vino e prodotti locali dal sapore genuino.

 

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