Turismo Video-Ludico, il caso Assassin’s Creed
Si tratta di un fenomeno in crescita che mette al centro la scoperta in maniera innovativa di luoghi e paesaggi presenti nei videogame
Che sia Odyssey, Origins, Valhalla, Brotherhood, tutti almeno una volta nella vita abbiamo giocato ad Assassin’s Creed o ne abbiamo sentito parlare!
Rilasciato per la prima volta nel 2007 da Ubisoft, narra la storia di Ezio Auditore, nobile fiorentino appartenente alla Setta degli Assassini (secolare ordine segreto, ndr) da sempre in conflitto contro i Templari.
Fenomeno che va avanti da più di dieci anni con 13 capitoli principali, altrettanti spin – off e milioni di giocatori in tutto il mondo. Ogni capitolo è ambientato in un periodo storico preciso, realmente esistito, e ricreato fedelmente. Gli sviluppatori hanno infatti impiegato mappe, libri, dipinti, storici e storici dell’arte al fine di rendere ogni scenario il più accurato possibile.
Passiamo dall’Antica Grecia, a Egitto, Francia e America fino ad arrivare alla nostra amata Italia in città come Venezia, Roma, Firenze e altri centri minori della Toscana.
Grazie alle avventure e agli obiettivi da raggiungere nel gioco, si esplorano le diverse città in tutto e per tutto contribuendo in maniera insospettabile a far conoscere questi luoghi a un pubblico di giovani e giovanissimi.
Ma perché?
Perché la scena condensa in pochi istanti storia, arte e architettura, presentandoli però con un linguaggio moderno, immediato, divertente e dinamico proponendo un’esperienza culturale seppur virtuale. Un moderno “imparare divertendosi”.
Questa scoperta così innovativa dei nostri paesaggi ha portato ad un fenomeno sempre crescente: il turismo video ludico
Il nome in sé è self-explanatory ma andiamo nel dettaglio! Cos’è? Un esempio?
“Il caso Monteriggioni”
Monteriggioni è un piccolo borgo fortificato vicino Siena che grazie alla sua comparsa in Assassin’s Creed II ha visto incrementare il turismo del 40%.
La maggior parte dei suoi visitatori sono stati portati dal voler scoprire gli scenari dove hanno combattuto, spiato e sventato trappole con il loro amato Ezio.
Ancora oggi, il paese è legato al nome di Assassin’s Creed e i suoi cittadini ne vanno fieri.
Turismo video ludico: le tre branche principali
C’è un turismo videoludico indotto, quello più vicino al cineturismo: chi gioca viene condotto alla scoperta dei luoghi reali rappresentati sullo schermo e decide di visitarli di persona.
C’è poi un turismo interno al videogioco, che si sviluppa durante l’esplorazione degli spazi virtuali cioè l’esplorazione della città fine a se stessa.
Infine, c’è il turismo intorno al videogioco, concepito attraverso eventi a tema – mostre, fiere, rievocazioni storiche.
La saga di Assassin’s Creed è la punta dell’iceberg di un fenomeno piuttosto diffuso nel mondo dei videogiochi: ricostruire città e location reali, permettendo così la conoscenza e la scoperta.
Al parere di esperti potrebbe diventare la nuova frontiera dell’istruzione, non che si giocherà ad Assassin’s Creed in classe (volevate eh?) ma potrebbe essere una via per stimolare i nostri ragazzi alla conoscenza, senza che questa debba per forza essere noiosa.
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