Una vacanza per dormire: come lo Sleep Tourism sta cambiando il modo di viaggiare
Si tratta di un approccio innovativo al viaggio in cui il sonno diventa il protagonista, i motivi per cui il fenomeno spopola e quali sono i benefici
Lo sleep tourism, o turismo del sonno, è un trend in crescita che combina i benefici del viaggio con il potere rigenerante del sonno. Si tratta di scegliere destinazioni specificamente progettate per promuovere un buon riposo, come resort di lusso, capsule per dormire negli aeroporti e persino hotel per pisolini.
Un approccio innovativo al viaggio dunque, in cui il sonno diventa il protagonista. Mentre pianifichiamo le nostre vacanze, spesso non consideriamo la qualità del sonno come priorità. Tendiamo a concentrarci su altri aspetti, come la scoperta della meta o la cucina locale, presumendo che passeremo poco tempo all’interno dell’alloggio prenotato. Tuttavia, lo sleep tourism ribalta questa prospettiva: pianifichiamo viaggi in luoghi dove possiamo godere di un sonno ristoratore, staccandoci completamente dalla frenesia quotidiana.
Perché piace tanto?
Molte persone sono affascinate da questa nuova tendenza. Quando viaggiamo, spesso torniamo più stanchi di prima, ma il turismo del sonno ci offre una pausa rigenerante in una location diversa, lontano dagli schermi e dallo stress quotidiano. Dopo il periodo pandemico, sempre più persone hanno difficoltà a dormire, quindi regalarsi una vacanza all’insegna del riposo diventa un atto di amore verso se stessi. Inoltre, il turismo del dormire ci permette di spezzare il circolo della produttività a tutti i costi, tipico della nostra epoca frenetica.
Numeri e Statistiche
Sebbene non esistano dati specifici sullo sleep tourism, possiamo osservare un aumento delle strutture ricettive che offrono servizi incentrati sul sonno. Alcuni hotel hanno persino assunto esperti del sonno per migliorare l’esperienza dei loro ospiti.
Il Futuro dello Sleep Tourism
Con il crescente interesse per il benessere e la salute mentale, il turismo del sonno potrebbe diventare sempre più popolare. Le persone sono alla ricerca di esperienze che favoriscano il riposo e la rigenerazione. Pertanto, il futuro dello sleep tourism sembra promettente, con nuove destinazioni e servizi dedicati al sonno che emergono continuamente.
Il fenomeno, oltre che rappresentare una tendenza, è un invito a prendere sul serio il riposo e il benessere personale. Se ci si ferma un attimo a pensare, in effetti, nel trantràn quotidiano è sempre più forte la necessità di impostare l’interruttore su OFF per ricaricarsi al massimo. Niente più vacanze “acchiappa attività” dove ogni slot di tempo deve essere riempito per forza o per amore con questo o quello da fare: solo relax, tranquillità e qualche ora tra le braccia di Morfeo per tornare carichi alla quotidianità. Dopo aver scoperto lo Sleep Tourism, siamo ancora sicuri che “chi dorme non piglia pesci”?
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