L’industria del turismo è un settore in continua espansione, un cambiamento che apporta innovazioni costanti sempre più necessarie alle variegate esigenze dei turisti. Ciò riguarda anche le modalità di pagamento, che si fanno gestibili e adattabili a un mercato sempre più competitivo. Prenotare un viaggio senza l’obbligo di pagare la quota totale nell’immediato è un’opzione che si sta facendo strada soprattutto negli ultimi anni, conseguenza naturale di un approccio che coinvolte tutti i settori con la mentalità del compra ora, paga dopo. Il vantaggio riguarda la possibilità di suddividere la spesa del viaggio in varie rate, rendendo il soggiorno più accessibile.

I viaggiatori iniziano a preferire opzioni di pagamento più flessibili e prenotano presso siti o agenzie che offrono la possibilità, pur non scegliendola. Ciononostante, questa nuova possibilità apre al rischio inevitabile di mancato pagamento, e tutte le perdite che ne derivano. Globalmente, il 36% dei viaggiatori è ben disposto verso gli abbonamenti agli hotel, mentre il 16% ne possiede già uno. Ciò è facilitato dagli sconti su voli e soggiorni che derivano da una scelta del genere (lo studio).

 

 

Pagamenti in struttura, l’ospite si aspetta opzioni semplici e metodi flessibili

 

Al turista conviene?

La risposta è: dipende (per esprimere meglio il concetto, “sni”). Il risparmio a breve termine è evidente, inoltre la possibilità di ottenere pacchetti viaggio scontati e su misura alle proprie esigenze di cliente risulta piuttosto appetibile. Il motivo ancora più banale per scegliere questo tipo di pagamento è che tra non viaggiare per risparmiare e pagare una cifra totale economicamente scomoda, si preferisce la via di mezzo, pagare a rate.

 

Ma è veramente vantaggioso?

Il viaggio appare più economico di quanto non sia in realtà: suddividere un grosso pagamento in più pagamenti più piccoli può far sembrare un acquisto più conveniente di quanto non sia e forse è psicologicamente soddisfacente. Eppure, sommando tutti i pagamenti può risultare lo stesso, o talvolta anche di più a causa degli interessi, rispetto all’intero costo preventivato. Nel caso di difficoltà a gestire le spese, alcuni servizi di pagamento rateizzato potrebbero peggiorare la situazione.

Ad esempio, Zip, in collaborazione con Airbnb, permette di suddividere i pagamenti in quattro o sei rate, ma addebita una commissione di un dollaro per rata, oltre a penali per il ritardo che vanno dai cinque ai dieci dollari. Questo può portare a spese aggiuntive se non si rispettano le scadenze.

 

Perché albergatori, proprietari e gestori dovrebbero permetterlo?

I benefici per gli addetti ai lavori sono notevoli: la fidelizzazione del cliente è prevedibile e a lungo termine, le entrate per le strutture ricettive costanti. Per non parlare delle preziose informazioni che questa scelta fornisce sulle preferenze e necessità delle varie tipologie di turisti, per offrire una qualità dei servizi e dei prodotti sempre più consapevole e studiata.

Nella pratica, alcune delle maggiori catene alberghiere e compagnie aeree offrono vantaggi esclusivi per coloro che scelgono un pagamento dilazionato che spesso porta a un più alto il livello di spesa. Esempi possono essere prenotazioni prioritarie, upgrade, Wi-Fi gratuito e check-out posticipato.

 

Immagine di evidenza di KamranAydinov

 

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