L’Ungheria conferma la sua posizione in vetta nella lista delle mete più visitate dagli italiani che, dal canto loro, con 240.000 presenze e 667.000 notti si confermano amanti del turismo nella Pianura Pannonica. A fare da regina tra le meravigliose città ungheresi c’è da sempre Budapest, che da sola totalizza l’ 87% dei pernottamenti che il Paese registra grazie al turismo in partenza dall’Italia.

Nei giorni passati la nostra redazione ha chiesto a Giulia e Giovanni, due giovani viaggiatori recentemente tornati dalla Capitale dell’Ungheria, di stilare una lista con i 10 consigli più utili per visitare Budapest e per ottimizzare tempo, spostamenti e il budget. I loro 5 giorni fuori sono stati un tempo ideale nel quale hanno fatto rientrare tutto ciò che avevano già selezionato.

Prima di passare ai diversi punti, Giulia ha esordito spiegando perché, insieme a Giovanni, abbia scelto proprio Budapest per questa sua breve pausa invernale: “La mia intenzione era quella di andare in una Capitale per cui i voli non partissero direttamente dall’aeroporto della nostra Regione (Umbria, ndr). Le mete raggiungibili da Perugia, come Vienna e Bucarest sono molto interessanti e data la loro facilità di fruizione ho preferito lasciarle per la primavera prossima. Molte persone che conosco erano già state e me ne hanno parlato sempre positivamente. Qualcuno l’ha anche definita una “Parigi dell’Est” quindi le mie aspettative erano piuttosto alte”.

 

Budapest: i consigli di Giulia e Giovanni ai lettori de Il Tourista

 

#1 – Un biglietto, più mezzi

Puoi utilizzare i biglietti della metro anche per l’autobus. Nessuno ce lo aveva spiegato ma poi ci siamo trovati a dover affrontare uno spostamento fuori programma e abbiamo scoperto che i titoli di viaggio di un mezzo valgono anche per l’altro.

 

#2 BudapestGO

Con l’App BudapestGO hai la città sempre a portata di mano. All’interno si possono acquistare biglietti per la mobilità e per le attrazioni, scoprire luoghi e informazioni utili e, soprattutto, si tengono in tasca i contanti (vedi il prossimo punto). Un’altra funzione interessante è la localizzazione in tempo reale dei mezzi pubblici, utile per cercare una soluzione sempre comoda per spostarsi da una punto all’altro della città.

#3 Attenti al…cambio

Non ti conviene cambiare valuta (o perlomeno non in loco). A Budapest si utilizza il fiorino ungherese (HUF) e vale circa 0,003 euro (di conseguenza 1€ si traduce in circa 300 fiorini). Il cambio è vantaggioso ma, se non si presta la giusta attenzione, il raggiro è dietro l’angolo. Utilizza carte e bancomat che sono accettati quasi universalmente e proteggono da truffe o da cambi non puliti. Negli ultimi tempi, anche le attività più piccole (vedi bancarelle o simili) si sono datate di POS. Ci è capitato anche di vederne una con esposto fuori il cartello “No Contanti”.

#4 Il Parlamento e i luoghi più affollati

Conviene pianificare le visite ai luoghi di alta affluenza, come il Parlamento, aperto al pubblico dalle 8 alle 16. In questo caso particolare, infatti, il numero dei biglietti giornalieri è spesso inferiore ai visitatori che si mettono in coda prima di entrare e che spesso rimangono a bocca asciutta. Le visite all’interno del Parlamento durano circa 45 minuti e partono ogni 15 come gruppi di massimo 30 persone ciascuno. Questo da una parte permette di godere al meglio degli spazi ma dall’altro, in effetti, limita l’affluenza e il numero giornaliero potenziale di visitatori. Nel nostro caso, per pura fortuna, siamo riusciti ad acquistare i biglietti all’ingresso anche se, dopo nemmeno 10 minuti, già erano sold-out.

#5 T di Turista? No, T di TikTok!

Scarica TikTok e dai un’occhiata ai luoghi da visitare (questa intervista ha offerto ottimi spunti per un articolo in uscita nel prossimo futuro dedicato all’argomento, ndr). Quest’app ha avuto un ruolo molto importante perché da semplice piattaforma dedicata all’intrattenimento da “scrolling”, si sta trasformando in una vera e propria guida turistica. Nei video di pochi secondi postati dagli utenti di TikTok, abbiamo scoperto decine di attrazioni, ristoranti e punti panoramici della città. E non solo: farci un’idea attraverso questo format ci ha permesso di valutare se valesse o meno la pena di spostarsi in questa o quella parte senza tuttavia rovinarci la sorpresa di apprezzarla dal vivo.

#6 Una visita, più meraviglie

Non perdere l’occasione di visitare il bastione dei Pescatori (Halászbástya), il Castello di Buda (Budavári Palota) e la Chiesa di Mattia (Matyas-templom). Questi luoghi sono raccolti tutti in un unico plesso raggiungibile tramite una funicolare a cui vale la pena dedicare almeno mezza giornata.

#7 Al New York Café come gli artisti di un tempo

Torna indietro nel tempo e siediti nel caffè più bello del mondo. Il New York Café di Budapest è stato aperto il 23 ottobre 1894, divenendo fin da subito il ritorno in cui pensatori, artisti, politici e intellettuali della città si riunivano per lavorare e discutere dell’arte in tutte le sue forme. Lo stile, un incrocio tra quello rinascimentale, barocco e Art Nouveau, evoca gli anni scintillanti dell’Impero austro-ungarico, resi ancora più reali dai suonatori di violino che allietano la visita dei curiosi. I prezzi sono un po’ fuori dall’ordinario e non proprio dei più bassi anche se, va detto, si paga la location e il servizio di prim’ordine.

#8 Le terme di Budapest

Prenditi un momento di relax e immergiti nelle terme di Budapest. Ce ne sono di tutti i tipi, a iniziare dalle Gellert, le più famose della città attive dal 1918, passando per le Széchenyi, spesso luogo deputato a divertimento e dj set, fino ad arrivare alle terme dell’Isola Margherita. Queste ultime fanno parte di un’hotel e sono quelle che abbiamo scelto durante il nostro viaggio e che consigliamo per evitare il troppo affollamento e per godere al meglio dei benefici dell’acqua termale.

#9 A quando Budapest?

9. Valuta bene il periodo in cui visitare Budapest: nel nostro caso le temperature sono state piuttosto basse e assicuriamo che non è il freddo a cui siamo abituati qui nell’Italia Centrale. Lì la temperatura viene percepita diversamente, soprattutto se si è fuori per luoghi, musei o attrazioni per tutto il giorno.

#10 Mangia sereno

10. Budapest è ottima anche per chi non vuole sperimentare troppo a livello culinario. Nel caso specifico, segnaliamo la presenza di molti ristoranti italiani (gestiti, tra l’altro, da italiani) in cui poter andare se si è in dubbio sui sapori e sulla cucina locale.

 

Dopo aver snocciolato ogni punto e prima di salutarci, abbiamo chiesto a Giovanni cosa avesse apprezzato di più di Budapest. “Più che luoghi precisi mi è rimasta molto impressa l’architettura generale della città e la facilità di spostamento. I palazzi sono disposti e costruiti con stili piuttosto particolari e soprattutto i livelli di comodità e organizzazione di Budapest sono davvero alti. Se posso dare un ultimo consiglio, guardatevi bene intorno: potreste trovare fermate di autobus, treni e navette a pochi passi da voi o dal vostro alloggio e, nel caso, essere facilitati negli spostamenti durante tutta la permanenza“.

 

 

 

 

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