Vita da Host, a tu per tu con un punto di riferimento nell’ospitalità odierna (Parte 1)
Non le manda a dire, va dritto al punto e con la sua informazione aiuta quotidianamente migliaia di host: abbiamo raggiunto il creatore della community per qualche domanda
(F.B.) “Vita da host”, un nome, un sito dietro al quale si cela, ma non più di tanto, Sergio Battelli. Un connubio eccellente, con un portale che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il settore, proprio grazie alla competenza e alla passione di Sergio che abbiamo intercettato reduce dal BTM – Business Tourism Management di Bari, un appuntamento che offre l’opportunità di scoprire l’offerta turistica della Puglia e non solo, incontrando i principali attori che operano nel settore.
Ti definisci “il tuo amichevole host che ti aiuta”
Battelli: “Ho scritto questa frase che è una citazione di Spider-Man. Al di là di questo sono una persona ho due strutture una a Genova e una in Valle d’Aosta. Quindi mi piace il mondo dell’accoglienza che è sempre stata un po’ il mio pallino e quando sono riuscito a entrare in questo mondo mi ci sono lanciato proprio a capofitto”.
Però finisci per aiutare gli altri, per mettere in contatto gente, farla interagire, affrontando insieme questioni e problemi.
Battelli: “Ho creato questa community che si chiama appunto vita da host. Se sono un influencer? No, non lo sono. Sono, semmai, un megafono, partendo dal fatto che sono una persona molto curiosa per tutto ciò che sono le normative e le novità del mercato. Partecipo alle fiere perché mi interessa vedere cosa questo mondo dell’accoglienza – adesso improntato soprattutto sull’extralberghiero – riesce a costruire, a dare, a innovare. Così ho deciso, un anno e mezzo fa, di dar vita a una ‘pagina’, mettendoci la faccia, raccontando tutte le novità, tutte le questioni, tutto ciò che ruota intorno al mondo degli host. C’è da dire che è che io ho sempre trovato tutto molto disgregato, soprattutto sui social”.
Un inizio un po’ per gioco, forse anche di sfida, resta il fatto che “Vita da host” è cresciuta rapidissimamente, partendo da 50, 60, 80 follower al giorno, per arrivare oggi su 32.000 follower.
Tutto questo grazie al format, al nome probabilmente, alla grafica, ai contenuti, che hanno intercettato la curiosità di tanti che hanno finito per seguirla.
Battelli. “In questo anno e mezzo abbiamo parlato e parliamo di un settore molto di nicchia che è quello dell’extralberghiero. Io continuo a mantenere il mio format con l’idea di informare, creando proprio una community. quale ho imparato tantissimo perché sono centinaia le persone che ogni giorno intervengono nei commenti sui temi che lancio: mi taggano, facendolo diventare un contenitore dove condividere la conoscenza le curiosità le innovazioni, le novità di tutto questo mondo dell’extralberghiero. Diciamo che dal gioco che era all’inizio ora è un lavoro e passo due o tre ore della mia giornata a rispondere visto che chiunque mi scrive sa, magari con un vocale: tendenzialmente rispondo praticamente a tutte le persone. Tutto questo si sta evolvendo in un portale, che è www.vitadahost.it”.
Il Tourista: La ‘cifra’ del tuo operare è l’essere diretto, il non mandarle a dire.
Battelli: Credo che non è scontato essere sinceri io cerco sempre di avere un atteggiamento molto diretto, riportando i tanti stati d’animo di migliaia di host. Su tantissimi argomenti c’è un tipo di notizia che magari gira anche in mainstream, ma che non tiene conto mai di una comunità di migliaia e migliaia di host privati che hanno delle esigenze, che hanno anche bisogno loro di esprimere degli stati d’animo: rabbia, sconforto e mi faccio il portavoce di tantissime persone cercando un’informazione sempre corretta. Io esco dal mondo di Wikipedia che era il mondo della condivisione della conoscenza e questo mi è rimasto addosso”.
Un tema caro a Battelli, che non manca di sottolineare il suo rapporto con i social (“Io non riesco proprio a utilizzare tipo TikTok. Il core business è Instagram perché ha un ibrido tra diciamo la diffusione di un messaggio il fatto di poter mettere dei link il fatto di poter creare interazione quindi diciamo lo utilizzo perché secondo me è quello più completo oggi ma il concetto base è quello di diffondere conoscenza perché è quello più completo oggi per diffondere conoscenza”).
Bertelli: “Io rispondo con un vocale perché voglio far vedere che sono io che rispondo, che cerco di darti una mano. Anche perché il fatto che in tutto questo mondo di intelligenza artificiale, di chatbot tutto quello che la gente vuole avere, forse, è un contatto umano con delle persone vere, fisiche, che fanno il tuo lavoro: una cosa che secondo me pian piano la gente comincia un po’ a perderla e che io voglio ripristinare”.
Com’è nato esattamente Vita Da Host?
Battelli: La pagina è partita esattamente come un gioco, in risposta alla distribuzione sempre più disgregata delle informazioni per diventare un host. L’idea è stata da subito quella di creare un luogo virtuale in cui spiegare con chiarezza e semplicità i diversi aspetti dell’accoglienza. Ho visto che c’è molta confusione e che spesso ciò che si trova in rete può non essere accurato.
Una delle caratteristiche di Vita Da Host che colpisce di più è che nei contenuti prima viene dato spazio all’informazione e poi all’intrattenimento…
Battelli: Io amo questo lavoro, così come le migliaia e migliaia di host che di dedicano con passione all’ospitalità. Sono molto curioso, mi informo a fondo di mio e dovendo mettere la faccia nella community voglio essere sicuro di ciò che dico. Spesso chi mi segue trova anche espresso il mio punto di vista perché non voglio fare un’informazione troppo asettica. Comunque, la semplicità viene prima di tutto: nel periodo di dicembre 2024 abbiamo spiegato cosa fosse il Codice Identificativo Nazionale attraverso post sui social con caroselli, infografiche e video. Per produrre i contenuti ci siamo basati sulle informazioni ufficiali e su quanto diffuso dai canali istituzionali, portando tutto su un piano maggiormente alla portata di tutti. Questo approccio ha fatto sì che molti riuscissero a comprendere le nuove normative senza perdersi e iniziando a capire in che modo agire nel pratico. Cerchiamo sempre di essere quanto più affidabili possibile in ciò che facciamo e consultiamo attentamente fonti ufficiali per scongiurare il rischio che qualcosa ci sfugga.
Come vivi questa grande responsabilità nei confronti della tua community?
Battelli: Tendo sempre a essere molto sincero con tutti i membri che la compongono e, in caso di errore o refuso, sono il primo ad ammetterlo apertamente. Non sono un influencer e non vendo niente, anche se apprezzo di essere un punto di riferimento per molti. Una situazione che capita spesso è che nei commenti sotto i post i diversi host si chiariscano le idee da soli: magari uno di loro propone una soluzione o un consiglio e si apre una discussione costruttiva. Ammetto che questo passaggio di auto-condivisione è molto bello e gratificante.
Si tratta quindi di una sorta di mutuo aiuto?
Battelli: Esatto, anche se espresso e offerto con modalità tipiche dei tempi attuali. I social, ad esempio, sono uno dei canali più utilizzati in questo specifico caso. La maggior parte degli utenti li usa per enfatizzare e mostrare una sorta di mondo perfetto dove tutto funziona. Noi (la community, ndr) lì parliamo di tutto: c’è sicuramente del positivo ma mettiamo sul piatto anche dubbi, aspetti non chiari o situazioni d’impasse per poi trovare delle soluzioni concrete e verificate.
In questo articolo trovi la seconda parte dell’intervista a Sergio Battelli
Immagine in evidenza: Vita Da Host
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