SANTA MARIA DEGLI ANGELI – Un sondaggio, aperto sino a settembre di quest’anno, per identificare i piatti che meglio rappresentano l’identità culinaria umbra.
È stato lanciato dall’associazione culturale di promozione enogastronomica e del turismo lento Umbriamoci aps in occasione della presentazione, nell’Aula magna dell’istituto Alberghiero di Assisi – sede di santa Maria degli Angeli, della prima edizione del “Festival della Cucina Umbra, dei Borghi più Belli e dei Maestri Artigiani 4.0”. La manifestazione si terrà dal 3 al 6 aprile 2025 nella piazza e vie principali di Santa Maria degli Angeli, nel Comune di Assisi (PG); iniziativa che si terrà insieme al Comune di Assisi e con il patrocinio della Regione Umbria.

Secondo Umbriamoci – nata nell’agosto del 2023 per iniziativa di valorosi soci fondatori, insegnanti e preside dell’Istituto Alberghiero di Assisi, accomunati dalla passione per la scuola e per la bellezza -, presieduta da Aldo Giuseppe Geraci, è diventato cruciale identificare i piatti che meglio rappresentano l’identità culinaria umbra, dagli antipasti, ai primi e secondi piatti, ai dolci, passando per le bevande che li accompagnano, dai vini alle birre artigianali.

Un’operazione che si cala in una fase in cui la Regione Umbria ha messo in campo tante energie per emergere e ottenere riconoscimenti oltre i confini nazionali e internazionali, con l’enogastronomia che ha grandi potenzialità per aumentare l’attrattiva del cuore verde d’Italia.

A tal fine, grazie a Umbriamoci, è stato coinvolto l’intero spettro dell’offerta enogastronomica umbra, comprese istituzioni come il Comune di Assisi, la Regione, le associazioni di categoria Coldiretti e Cia, il Consorzio del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale, l’Associazione dei Borghi più Belli d’Italia in Umbria, l’Associazione di Categoria CNA, l’Unione Regionale Cuochi, importanti chef come Giulio Gigli e Paolo Trippini, nonché istituti alberghieri e l’Università dei Sapori.

Al centro della discussione la ricerca dei piatti identitari dell’Umbria. In un’ottica di coinvolgimento e partecipazione attiva, è stata presentata una bozza iniziale di piatti tipici, chiedendo a tutti i partecipanti di esprimere il proprio parere.
Un sondaggio online (www.umbriamoci.it) è stato avviato e rimarrà aperto fino a settembre 2024, al fine di raccogliere opinioni e preferenze sulla selezione dei piatti, determinando quali meritino di essere inclusi e quali, al contrario, debbano essere esclusi perché non rappresentativi dell’intera regione umbra.
Il presidente Geraci, ha espresso gratitudine a tutti gli ospiti e ha anticipato l’apertura di tavoli tecnici tra operatori del settore, al fine di approfondire i singoli temi trattati durante l’incontro.

Durante l’incontro, è stata avanzata l’idea di coinvolgere la birra artigianale umbra nella selezione delle prelibatezze locali, con la possibilità, avanzata dall’Associazione Umbriamoci e rilanciata alla Prof.ssa Ombretta Marconi, direttrice del Centro di Ricerca per l’eccellenza della Birra (Cerb) dell’Università degli Perugia, di ottenere una birra IGP in collaborazione con birrifici artigianali.

Le parole di plauso e sostegno hanno caratterizzato gli interventi di tutti i partecipanti che hanno sottolineato la difficoltà e la complessità di raggiungere una sintesi che unisca ciò che finora è stato diviso. Tuttavia, c’è stata una generale disponibilità ad accogliere la sfida culturale di definire la cornice entro cui presentare la cucina umbra.

A chiudere la tavola rotonda, gli interventi dei giornalisti Lorenzo Vitali e Luigi Cremona hanno confermato l’entusiasmo e l’interesse per l’iniziativa, sottolineando l’importanza di unire le forze per promuovere e preservare l’identità gastronomica umbra e in particolari i prodotti territoriali. Luigi Cremona ha speso parole di elogio verso l’iniziativa che presenta assieme cucina, borghi e artigianato la cui linea di congiunzione è il “fatto a mano” “HAND MADE”.

 

Immagine in evidenza: Pagina Facebook Umbriamoci

 

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